domenica 7 gennaio 2018

UNA ROSA PER EMILY




William Faulkner
UNA ROSA PER EMILY
Adelphi
100 pagine, brossura
2016, 10 euro

Il vero nome di William Faulkner (1897-1962) era Falkner, ma uno dei primi editori sbagliò la dicitura in copertina e lo scrittore decise di mantenere quel cognome. Vincitore del premio Nobel per la letteratura nel 1949 (ritardato però al 1950, da qui la discrepanza di date in certe biografie), che lui devolse all'istituzione di un premio letterario per giovani scrittori, appunto il Premio Faulkner, è sicuramente uno dei più grandi scrittori americani del Novecento. Qualcuno lo paragona a Hemingway e secondo me ci sta. Uomo del Sud innamorato della sua terra, ebbe una vita movimentata tormentata dai problemi di alcolismo, lavorò anche per il cinema come sceneggiatore. Questa piccola antologia Adelphi raccoglie tre racconti: "Miss Zilphia Gant", "Una rosa per Emily" e "Adolescenza", tutti degli anni Trenta, caratterizzati dall'avere con protagoniste tre donne molto diverse fra loro ma descritte con efficacia. Il primo narra della vita problematica di Zilphia Gant, figlia di una uxoricida fuori di testa che, madre ingombrante, le plagia la vita e le impedisce di averne una normale, che lei cerca di inventarsi fingendo agli occhi del mondo un matrimonio che non c'è. Il secondo, il più celebre e il più inquietante, racconta di Emily Grierson, bizzarra abitante di Jefferson, barricata in casa da decenni con un servitore di colore che si occupa di tutto: la città si interroga per anni sulla sua vita e dopo la sua morte i concittadini possono ispezionarne la villa scoprendo un orribile segreto. Il terzo racconta si occupa di Juliet, ragazzina ribelle affidata dal padre scombussolato a una nonna bisbetica che stringe una innocente amicizia con un coetaneo nel quale la gente vede risvolti torbidi - che non ci sono. In tutti e tre i racconti protagonista al pari delle donne di cui si narra sono le apparenze, le chiacchiere e le dicerie, ciò che la gente commenta sulla vita degli altri. Lettura gradevolissima: magari i vincitori del Nobel scrivessero tutti in modo così accattivante.

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