venerdì 8 febbraio 2019

MISTER NO REVOLUTION: VIETNAM



Michele Masiero
Matteo Cremona
MISTER NO REVOLUTION: VIETNAM
Sergio Bonelli Editore
2018, cartonato
146 pagine, 21 euro

"Cosa sarebbe successo se...". Nei fumetti americani si usa l'espressione "What If" (c'era addirittura una serie Marvel chiamata così, dove si presentavano versioni alternative dei fatti riguardanti i supereroi di Stan Lee). Dunque, che cosa sarebbe successo se Jerry Drake, l'antieroe creato da Guido Nolitta (alias Sergio Bonelli) forse nato 25 anni dopo rispetto alla sua "biografia ufficiale" che lo vuole soldato nella Seconda Guerra Mondiale e poi pilota di piper a Manaus, in Amazzonia? Michele Masiero immagina Jerry, giovane nella New York degli anni Sessanta, che non vuol fare la rivoluzione al servizio di nessuna ideologia, ma vivere la propria vita cercando solo con quella di cambiare il mondo, chiamato dal governo degli Stati Uniti a combattere in Vietnam come tanti (troppi) altri della generazione perduta. Nel Sud Est asiatico si guadagna comunque il soprannome di Mister No. Questo primo volume di una serie cartonata (ce ne saranno altri in cui lo vedremo confrontarsi con altre realtà della società americana di quel periodo, fatta di forti contrasti) mostra, in sequenze alternate, sia le drammatiche vicende belliche in cui Mister No si trova coinvolto in Vietnam, sia il periodo precedente alla partenza, in cui vive una struggente storia d'amore con una ragazza chiamata Maryann, vittima della droga. Prima della partenza per il fronte, Jerry assiste alle proteste di piazza contro la guerra e valuta la possibilità di disertare e fuggire in Canada. Ma rinuncia e parte per il fronte proprio per il drammatico epilogo della storia con Maryann. In Vietnam viene fatto prigioniero e assiste a sevizie terribili ma resiste e sopravvive. Il volume, da cui è stata tratta anche una miniserie da edicola, è un crudo, angosciante, a tratti straziante. Il protagonista è credibile, il racconto coinvolgente, i disegni bellissimi (colori compresi. di Luca Saponti e Giovanna Niro). Resta da chiedersi se sia davvero Mister No e un suo omonimo. La filosofia del personaggio è rispettata, senza dubbio, ma manca la spensieratezza del Jerry Drake che canta guidando il suo aeroplano. Del resto, però, questo è un "What If". E l storia non è ancora finita.

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