giovedì 14 febbraio 2019

PERCHE'?




Philippe Vandel
PERCHE'?
Longanesi
1995, 274 pagine 
brossurato, 18.000 lire


Il francese Philippe Vandel è giornalista televisivo, autore e conduttore di fortunate trasmissioni. Questo è il suo secondo libro, grande successo in Francia (all'epoca della sua prima uscita) in Francia. Il volumetto, pubblicato da Longanesi in piccolo formato, in effetti è gradevole. Rientra a tutti gli effetti nel genere "trivia", cioè nel campo delle curiosità, delle notizie singolari, del nozionismo non catalogabile nelle scienze ufficiali: l'autore risponde a 120 domande apparentemente sciocche, alle quali esiste tuttavia una risposta interassente da dare. L'idea non è nuova: sulla "Settimana Enigmistica" appare da decenni una rubrica analoga in cui i curatori spiegano i perché di questo o di quello. Ugualmente, su "Tutto Martin Mystere", Alfredo Castelli (noto tuttologo e cultore di "trivia") rispondeva "a tutto". E su riviste tipo "Focus" vengono fornite risposte attendibili e chiare a quesiti di ordine scientifico. Raccogliendo insieme queste risposte qualunque editore potrebbe pubblicare un libro come questo della Longanesi. Però, a dire il vero, Vandel ha selezionato 120 domande molto particolari: non ha cercato di rispondere a domande "serie" come potrebbe essere quella sul perché la luna mostra sempre la stessa faccia o sul come mai l'acqua del mare sia salata e quella dei fiumi invece no. Sono state scelto 120 domande davvero  curiose e singolari: "Perché di un marito tradito si dice che ha le corna?"; "Perché i coltelli di lusso hanno la punta rotonda?", "Perché l'ordine dei tasti della macchina da scrivere non è alfabetico?". Il  merito dell'autore, che si sforza di fornire risposte attendibili ma ha il torto di volerle mettere troppo in burla, sta in proprio in questa scelta. Carino da avere, da rileggere,  o da usare per sfoggiare una cultura enciclopedica. Ah, un'ultima cosa: dei mariti traditi si dice che hanno le corna perché gli animali che le hanno possono vedere quelle degli altri ma non le proprie.

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