sabato 9 ottobre 2021

CONTATTO CON L'INUMANO

 


 
 Autori Vari
CONTATTO CON L'INUMANO
Classici Urania Mondadori
1980, brossurato
146 pagine, 6000 lire


Non ho mai capito perché le antologie di racconti abbiano, agli occhi del grande pubblico, meno appeal dei romanzi. In particolare, la fantascienza si presta benissimo a essere narrata in storie brevi: basterà pensare a "La sentinella", di Fredric Brown ("Erano creature troppo schifose, con solo due braccia e due gambe, quella pelle di un bianco nauseante e senza squame..."). Per la lettura sotto l'ombrellone, poi, viva i racconti. E l'antologia "Contatto con l'inumano", fin dalla copertina di Oscar Chichoni, invita come poche altre a venire divorata sulla spiaggia. Si tratta di sei racconti selezionati da Fruttero e Lucentini nel 1964 e rispolverati nel luglio del 1990 da Giuseppe Lippi (all'epoca fresco curatore di Urania - lo sarebbe rimasto poi fino al 2018, anno della sua morte), tutti aventi per tema non tanto l'invasione extraterrestre ma l'irruzione di qualcosa di alieno nella vita di tutti i giorni. Storie ambientate dunque negli anni Cinquanta e Sessanta, visto il periodo di prima pubblicazione, con un sapore retro da telefilm della serie "Ai confini della realtà", ma (verrebbe da aggiungere "appunto per questo") godibilissime. Io le ho divorate in meno di due ore appunto durante una gita al mare, dopo aver pescato il volumetto nello scaffale della fantascienza, e sono rimasto folgorato soprattutto dal primo racconto, "Il caso della bambina sostituita", di Jonathan Burke: che fareste voi se vi accorgeste che vostra figlia, risvegliandosi da un lungo sonno, si comporta in modo strano e non sembra essere più lei? Ma anche "La chiocciola sotto il viadotto", di Richard Wilson, è inquietante: un viaggiatore di commercio, che guida di notte, si ferma a un'area di servizio in autostrada e scopre che non c'è nessuno: non il barista, non il benzinaio. Ma di lì a poco si rende conto che tutto il resto dell'umanità sembra sparito. E' rimasto solo lui! Finché, dopo essersi addormentato in un motel deserto, ritrova i propri simili, del tutto ignari di essere scomparsi... Theodore Sturgeon propone, con "Non aveva l'...", la storia di un alieno che, giunto sulla Terra, si comporta in modo strano e combina pasticci perché è un bambino. Ad altri lettori piaceranno magari i racconti restanti, di Slesar, Smith e Kettridge, che io ho apprezzato meno. Ma le storie brevi sono come noccioline, una tira l'altra. 

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