Marco Ciardi
Andrea Sani
INCONTRI RAVVICINATI TRA SCIENZA E CINEMA
Hoepli
2023, brossura
234 pagine, 15.90 euro
Per parlare di questo gioiello di libro, forse si può cominciare da come la Casa editrice stessa descrive la collana "Le basi" in cui il saggio è inserito. Leggiamo infatti in apertura: "Rivolti a un pubblico generale ma scritti da esperti, i libri della collana offrono sintetiche e originali introduzioni su molteplici soggetti nel campo delle scienze umane e intendono essere obiettivi e completi ma al tempo stesso invitare alla riflessionie sui vari temi affrontati". Marco Ciardi, docente di Storia della Scienza presso l'Università di Firenze (ma anche grande appassionato di fumetti), ha già all'attivo un altro saggio pubblicato nei titoli de "Le basi", e cioè "Breve storia delle pseudoscienze", di cui ci siamo occupati anche in questo spazio. Andrea Sani, grande esperto di filosofia, cinema, fumetto francese e disneyano, è un nome ben noto nel comicdom. I due sono accomunati, oltre che da medesimi interessi e passioni, anche dalla grande capacità di sintesi e chiarezza comunicativa, doti fondamentali, oltre all'indispensabile competenza, per fare buona divulgazione. "Incontri ravvicinati tra scienza e cinema" è un libro che si legge rivedendo, pagina dopo pagina, con gli occhi della mente, scene di film che hanno segnato l'immaginario collettivo (da "Ritorno al futuro" a "Il pianeta delle scimmire", da "Blade Runner" alla saga di Indiana Jones, da "Interstellar" al "Sesto Senso"), ma anche ricevendo irresistibili stimoli a cercare di recuperare pellicole fondamentali che non abbiamo ancora visto (nel mio caso, per esempio, "L'uomo che non c'era" o "Creation"). Gli autori suggeriscono nove itinerari tematici selezionando alcune decine di film che mettono in evidenza i rapporti tra il cinema e la scienza, a volte segnalando le incongruenze tra ciò che si vede sullo schermo e la realtà dei fatti, a volte sottolineando la documentazione alla base del lavoro dei cineasti (talora coadiuvati dalla consulenza fattiva degli scienziati), sempre documentando il modo con cui le teorie scienifiche vengono divugate o offrono spunti a sceneggiatori e registi. Mai si critica o si discute la libertà e la fantasia di chi di mestiere fa il catastorie. Peraltro, Ciardi e Sani si rivelano una volta di più due dei nostri, occupandosi, senza traccia di snobbismo, di film che hanno avuto un gande successo anche al btteghino, e non solo di quelli noti unicamente ai cultori e ai frequentatori dei cineforum. Un saggio davvero gradevole e stuzzicante, in cui l'evidente coinvolgimento degli autori ne suscita uno simili in chi legge.
INCONTRI RAVVICINATI TRA SCIENZA E CINEMA
Hoepli
2023, brossura
234 pagine, 15.90 euro
Per parlare di questo gioiello di libro, forse si può cominciare da come la Casa editrice stessa descrive la collana "Le basi" in cui il saggio è inserito. Leggiamo infatti in apertura: "Rivolti a un pubblico generale ma scritti da esperti, i libri della collana offrono sintetiche e originali introduzioni su molteplici soggetti nel campo delle scienze umane e intendono essere obiettivi e completi ma al tempo stesso invitare alla riflessionie sui vari temi affrontati". Marco Ciardi, docente di Storia della Scienza presso l'Università di Firenze (ma anche grande appassionato di fumetti), ha già all'attivo un altro saggio pubblicato nei titoli de "Le basi", e cioè "Breve storia delle pseudoscienze", di cui ci siamo occupati anche in questo spazio. Andrea Sani, grande esperto di filosofia, cinema, fumetto francese e disneyano, è un nome ben noto nel comicdom. I due sono accomunati, oltre che da medesimi interessi e passioni, anche dalla grande capacità di sintesi e chiarezza comunicativa, doti fondamentali, oltre all'indispensabile competenza, per fare buona divulgazione. "Incontri ravvicinati tra scienza e cinema" è un libro che si legge rivedendo, pagina dopo pagina, con gli occhi della mente, scene di film che hanno segnato l'immaginario collettivo (da "Ritorno al futuro" a "Il pianeta delle scimmire", da "Blade Runner" alla saga di Indiana Jones, da "Interstellar" al "Sesto Senso"), ma anche ricevendo irresistibili stimoli a cercare di recuperare pellicole fondamentali che non abbiamo ancora visto (nel mio caso, per esempio, "L'uomo che non c'era" o "Creation"). Gli autori suggeriscono nove itinerari tematici selezionando alcune decine di film che mettono in evidenza i rapporti tra il cinema e la scienza, a volte segnalando le incongruenze tra ciò che si vede sullo schermo e la realtà dei fatti, a volte sottolineando la documentazione alla base del lavoro dei cineasti (talora coadiuvati dalla consulenza fattiva degli scienziati), sempre documentando il modo con cui le teorie scienifiche vengono divugate o offrono spunti a sceneggiatori e registi. Mai si critica o si discute la libertà e la fantasia di chi di mestiere fa il catastorie. Peraltro, Ciardi e Sani si rivelano una volta di più due dei nostri, occupandosi, senza traccia di snobbismo, di film che hanno avuto un gande successo anche al btteghino, e non solo di quelli noti unicamente ai cultori e ai frequentatori dei cineforum. Un saggio davvero gradevole e stuzzicante, in cui l'evidente coinvolgimento degli autori ne suscita uno simili in chi legge.
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