Pasquale Ruju
NERO DI MARE
Edizioni e/o
2017, brossurato
210 pagine, 16 euro
"Nero", ovviamente, sta per "noir". Il mare è quello della Sardegna, anche se poi c'è forse più Barbagia. Il titolo, in pratica, è una dichiarazione di intenti, anche se poi si potrebbe disquisire su quanto Franco Zanna, nome d'arte di Francesco Livio Zannargiu, il protagonista del romanzo, sia piuttosto un personaggio hard boiled. Solitario, squattrinato, mezzo alcolizzato (o quantomeno forte bevitore), taciturno, con un passato tormentato e un presente inquieto, bisogno di complicità da parte delle bariste e alle prese con femme fatali e gangster: gli ingredienti cari a Dashliet Hammett ci sono tutti. Ci sono anche gli ingredienti per un buon racconto a fumetti, dato che non mancano le scene d'azione e l'autore è un celebre sceneggiatore di eroi bonelliani. Zanna è un fotografo, o meglio, un paparazzo. E' sempre a caccia di scatti rubati alle celebrità che frequentano la Costa Smeralda. Non che lui ne vada fiero, ma quello è il mestiere che si è ritrovato a fare. E benché sia sardo, in Sardegna ci è dovuto tornare dopo aver lavorato sul Continente in seguito alla brutta storia (davvero terribile) che lo ha costretto ad abbandonare una compagna e una figlia senza poter fornire loro spiegazioni. Un servizio fotografico realizzato nel giardino della villa di un noto personaggio del mondo dello spettacolo, a un certo punto, lo mette nei guai. Una concatenazione di eventi lo porta a mettersi in guerra con un boss della malavita internazionale, proprio mentre la figlia Valentina, ormai maggiorenne, è venuta in Sardegna per cercare di capire perché suo padre, tanti anni prima, se ne è andato di casa. Il finale è sorprendente perché non tutto ciò che Zanna crede di aver capito è davvero così com'è, ma non è esattamente un giallo quello quello che Ruju ha confezionato per noi. Resta un noir. O un nero, di mare.
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