Emilio Salgari
LO STAGNO DEI CAIMANI
E ALTRI RACCONTI PERDUTI
Bompiani
2018, cartonato,
192 pagine, 12 euro
Chi era Guido Altieri? A sentire Emilio Salgari, un giovane di cui lui era zio. Tant'è vero che quando sottoscrisse un impegno con la casa editrice Bemporad che lo vincolava a far cessare le pubblicazioni con quella firma, scrisse: "Il Signor Guido Altieri, mio nipote, non pubblicherà nessun lavoro col proprio nome, nel periodo di durata dei contratti che mi legano alla Ditta R. Bemporad & Figlio. Mi impegno ad assumere pienamente verso di voi quest'obbligo, in nome del mio nipote". Esistono anche lettere di Altieri al "Sig, Cav. Bemporad" in cui il medesimo parla di Salgari come di suo zio. In realtà è stato dimostrato come Guido Altieri, o anche Cap. Guido Altieri, fosse uno pseudonimo usato frequentemente da Salgari stesso, per racconti ma anche per romanzi, per non farsi concorrenza da solo e non inflazionarsi, oltre che per sfuggire a vincoli contrattuali che lo legavano in esclusiva (per esempio, quello con l'editore genovese Donath). Un interessante saggio sull'argomento, firmato da Giuseppe Bonimi e da Claudio Gallo, corredato per giunta da un bibliografia completa degli scritti di Altieri, compare in appendice a questa antologia che prende il titolo del primo dei racconti contenuti, "Lo stagno dei caimani". Antologia che comprende sì racconti rari o rarissimi (perché stampati su riviste dei primissimi del Novecento difficili da reperire) scritti da fantomatico Capitano, ma anche tre attribuiti ad altri pseudonimi salgariani come Enrico Bertolini e Giulio Retadi, quest'ultimo nome-de-piume di recentissima scoperta. Ci si è accorti del fatto che si tratta di Salgari perché "Giulio Retadi" è l'anagramma di "Guido Altieri" - e del resto lo stile lo conferma.
In tutto, nove eccellenti racconti, tra cui uno western e uno di fantascienza (va detto che come Altieri, Salgari aveva scritto un intero romanzo di science-fiction, "Le meraviglie del Duemila"). "Lo stagno dei caimani", quello western, che narra la vendetta di un pellerossa, Mocassino Sanguinoso, contro l'ucciso di suo padre, e la controvendetta della figlia di questi,Wallalka, benché innamorata del vendicatore, è davvero tosto. Ma anche "La lupa maledetta", di ambientazione greca, con un fratello che ruba con l'inganno la fidanzata all'altro e ne subisce poi l'ira funesta, si fa ricordare. Sempre sorprendente il nostro Emilio. O Giulio. o Guido, O Enrico.
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