Ivo Pavone
Stefano Bidetti
I COMPAGNI D'AVVENTURA DI ZAGOR 2
(LA GRANDE CACCIA)
SCLS
2018, brossurato
284 pagine
"I compagni di avventura di Zagor" è il titolo di un tomo piuttosto voluminoso (esattamente come questo) pubblicato nel 2016 dal forum zagoriano SCLS a cura di Stefano Bidetti e di Francesco Pasquali. Quel libro ristampava iintegralmente e in grande formato le sette storie che, tra il giugno 1961 e il giugno 1966, apparvero in appendice alle strisce di Zagor. Storie che con Zagor, beninteso, non avevano niente a che vedere, se non il carattere avventuroso e il taglio "bonelliano". In pratica, su ogni albetto dello Spirito con la Scure comparivano, al termine della tradizionale puntata dedicata al Re di Darkwood, altre poche strisce che portavamo avanti, alcuni passi alla volta, racconti diversi, peraltro non necessariamente western ("L'ultimo Incas", disegnato da Carlo Cossio, si svolge in Amazzonia). L'ultima storia, "La grande caccia", disegnata da Ivo Pavone, iniziata nell'ottobre del 1964, si interrompe improvvisamente un anno e mezzo dopo, senza nessuna spiegazione se non quella, fornita dagli stessi Zagor e Cico che si rivolgono al lettore con due balloon, della cessazione dovuta al fatto che da quel momento in poi tutto l'albetto a striscia sarebbe stato dedicato alle loro avventure, senza spazio per altri eroi. Peraltro, "La grande caccia" era approdata su Zagor dopo essere cominciata nell'aprile del 1964 sulle pagine di Tex: dunque una storia particolarmente sfortunata e difficile da seguire. Dalle strisce del Ranger del Texas passa a quelle dello Spirito con la Scure, e su Zagor si interrompe sul più bello per motivi misteriosi. A due anni di distanza, Stefano Bidetti (anche lui dedicatosi a una "grande caccia") è stato in grado di rintracciare il seguito dell'avventura troncata a metà, pubblicata integralmente in Francia nel 1965 dalle Editions LUG, a puntate, sulla rivista "Hondo". Sorprendentemente, dopo le 346 strisce pubblicate in Italia (115 tavole) si è scoperto che in totale l'avventura contava ben 257 pagine, dunque noi italiani ne conoscevamo soltanto un terzo. Da qui l'idea di dare alle stampe un secondo volume (sempre con copertina inedita di Alessandro Chiarolla) destinato a proporre agli zagoriani, a distanza di oltre cinquant'anni, la parte mancante (tradotta per l'occasione). Ovviamente anche la parte nota è stata ristampata. Il racconto, peraltro, è un onestissimo western, persino avvincente se si vuole, disegnato nel 1958 da un grande illustratore quale Ivo Pavone. Intervistato riguardo "La grande caccia", Pavone è del parere che i testi siano di Alberto Ongaro (recentemente scomparso), anche se non può dirsene certo. Il che, se fosse vero, nobiliterebbe ancora di più l'opera.
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