Jean Van Hamme
Grzegorz Rosinski
THORGAL VOLUME 2
Panini Comics
cartonato, 2020
306 pagine, 33 euro
Decisamente un tomo imperdibile, questo secondo volumedella serie Panini destinata a raccogliere tutte le avventure di Thorgal, protagonista, per quanto mi riguarda, di una delle più belle saghe del fumetto franco-belga. Otto gli episodi raccolti, usciti originariamente sulla rivista Tintin tra il 1981 e il 1987, e che rappresentano alcuni dei capisaldi della serie. Jean Van Hamme chiarisce infatti le origini di Thorgal, insolito vichingo dai capelli neri, in realtà piccolo naufrago adottato da Leif Haraldson, guida di una comunità di norreni e comandante di un drakkar che, andato alla deriva, si imbatte nella navicella di salvataggio di una astronave, dentro la quale viene trovato un bambino, Thorgal appunto, a cui viene dato il cognome di Aergisson, figlio cioè di Aegir, dio del mare. Il susseguirsi delle vicende permette di capire i retroscena di quel ritrovamento, conseguente allo scontro fra due fazioni a bordo di un velivolo spaziale: scontro che è causa di un naufragio nei mari gelati del Nord della nave stellare che stava riportando sulla Terra gli uomini che ne erano fuggiti secoli prima, per scampare a una catastrofe destinata a distruggere la loro civiltà (il cataclisma che segnò la fine di Atlantide, probabilmente). Oltre a Thorgal ci sono però altri sopravvissuti, tra cui i capi delle opposte fazioni, Xargos (nonno di Thorgal da parte di madre) e Varth (suo padre), entrambi dotati di poteri paranormali, finiti a combattersi nelle terre dei Maya vestendo i panni di due sedicenti divinità, Tanatloc e Ogotay. Proprio nelle lontane terre oltre l'Oceano Thorgal e sua moglie Aaricia vengono costretti recarsi dopo che il loro primo figlio, Jolan, che ha ereditato i poteri mentali del bisnonno e del nonno, è stato rapito con il loro amico Argun Piede d'Albero. Autrice del rapimento e del ricatto, la perfida Kriss di Valnor, allettata da un ricompensa in oro offerta dal popolo XinJin, guidato da Tanatloc ma sul punto di soccombere allo strapotere del malvagio Ogotay. La missione è appunto quella di uccidere Ogotay, che Thorgal non sa essere, in realtà, suo padre. Avventura, emozioni, sentimenti, lotte, amore, magia, fantascienza, navi volanti, sacrifici umani, scenari fantastici, tradimenti, horror, maghi, gnomi, ghiaccio, sole, mare, foreste, giungle... c'è di tutto, evocato magistralmente dai disegni di un Rosinski che, dopo il rodaggio del primo volume, in questo secondo si rivela davvero strepitoso. Fra i racconti raccolti ce n'è uno davvero inquietante intitolato "Alinoe" in cui Thorgal quasi non compare, ma assistiamo allo scatenarsi dei poteri mentali di Jolan. Bellissimo anche il torneo degli arcieri in cui compare per la prima volta Kriss di Valnor ma, naturalmente, è nei tre episodi ambientati nel paese di Qa (il Messico, con ogni evidenza) che i due autori danno il loro meglio.
Grzegorz Rosinski
THORGAL VOLUME 2
Panini Comics
cartonato, 2020
306 pagine, 33 euro
Decisamente un tomo imperdibile, questo secondo volumedella serie Panini destinata a raccogliere tutte le avventure di Thorgal, protagonista, per quanto mi riguarda, di una delle più belle saghe del fumetto franco-belga. Otto gli episodi raccolti, usciti originariamente sulla rivista Tintin tra il 1981 e il 1987, e che rappresentano alcuni dei capisaldi della serie. Jean Van Hamme chiarisce infatti le origini di Thorgal, insolito vichingo dai capelli neri, in realtà piccolo naufrago adottato da Leif Haraldson, guida di una comunità di norreni e comandante di un drakkar che, andato alla deriva, si imbatte nella navicella di salvataggio di una astronave, dentro la quale viene trovato un bambino, Thorgal appunto, a cui viene dato il cognome di Aergisson, figlio cioè di Aegir, dio del mare. Il susseguirsi delle vicende permette di capire i retroscena di quel ritrovamento, conseguente allo scontro fra due fazioni a bordo di un velivolo spaziale: scontro che è causa di un naufragio nei mari gelati del Nord della nave stellare che stava riportando sulla Terra gli uomini che ne erano fuggiti secoli prima, per scampare a una catastrofe destinata a distruggere la loro civiltà (il cataclisma che segnò la fine di Atlantide, probabilmente). Oltre a Thorgal ci sono però altri sopravvissuti, tra cui i capi delle opposte fazioni, Xargos (nonno di Thorgal da parte di madre) e Varth (suo padre), entrambi dotati di poteri paranormali, finiti a combattersi nelle terre dei Maya vestendo i panni di due sedicenti divinità, Tanatloc e Ogotay. Proprio nelle lontane terre oltre l'Oceano Thorgal e sua moglie Aaricia vengono costretti recarsi dopo che il loro primo figlio, Jolan, che ha ereditato i poteri mentali del bisnonno e del nonno, è stato rapito con il loro amico Argun Piede d'Albero. Autrice del rapimento e del ricatto, la perfida Kriss di Valnor, allettata da un ricompensa in oro offerta dal popolo XinJin, guidato da Tanatloc ma sul punto di soccombere allo strapotere del malvagio Ogotay. La missione è appunto quella di uccidere Ogotay, che Thorgal non sa essere, in realtà, suo padre. Avventura, emozioni, sentimenti, lotte, amore, magia, fantascienza, navi volanti, sacrifici umani, scenari fantastici, tradimenti, horror, maghi, gnomi, ghiaccio, sole, mare, foreste, giungle... c'è di tutto, evocato magistralmente dai disegni di un Rosinski che, dopo il rodaggio del primo volume, in questo secondo si rivela davvero strepitoso. Fra i racconti raccolti ce n'è uno davvero inquietante intitolato "Alinoe" in cui Thorgal quasi non compare, ma assistiamo allo scatenarsi dei poteri mentali di Jolan. Bellissimo anche il torneo degli arcieri in cui compare per la prima volta Kriss di Valnor ma, naturalmente, è nei tre episodi ambientati nel paese di Qa (il Messico, con ogni evidenza) che i due autori danno il loro meglio.
Nessun commento:
Posta un commento