lunedì 16 marzo 2020

ODIO VOLARE




ODIO VOLARE
a cura di Stephen King e Bev Vincent
Sperling & Kupfer
2019, cartonato
340 pagine, 17.90 euro



Probabilmente questa antologia si chiama così, "Odio volare" perché "Paura di volare" è il titolo di un altro libro, un celebre romanzo di Erica Jong (che trattava però argomenti del tutto diversi). Il titolo originale è un gioco di parole difficilmente traducibile, "Flight or Fright" (io me la sarei cavata con "Volo da urlo"). Comunque sia, Stephen King e Bev Vincent, accomunati dalla medesima idiosincrasia per gli aeroplani, hanno radunato in un volume diciassette racconti di autori del presente e del passato con argomento l' "orrore ad alta quota", tanto per citare una delle short-story prescelte, quella di Arthur Conan Doyle (che già nel 1913 riuscì a scrivere una storia di aviazione benché fossero passati soltanto dieci anni dal primo volo dei fratelli Wright). Fra le firme troviamo quelle di alcuni big quali Richard Matheson, Ambrose Bierce, Dan Simmons, Ray Bradbury, Roald Dahl. Ci sono poi lo stesso King, la stessa Vincent, più Joe Hill (figlio d'arte). Tutti i racconti sono belli, ma alcuni lo sono di più. Fra i miei preferiti, quelli di E.C. Tubb (che riguarda un paradosso cronotemporale), quello di Dahl, la variante aerea del delitto della camera chiusa ("Assassinio sul Jumbo") di Peter Tremayne, "Raid aereo" di John Varley. E' sempre piacevole leggere dei racconti e poterli centellinare nei momenti liberi, ma quelli "di paura" hanno un fascino particolare perché ricordano le terrorizzanti novelle della nonna, quelle delle vecchia fiabe dove Pollinico veniva abbandonato nella foresta, gli orchi mangiavano i bambini e le streghe li attiravano con casette di marzapane.

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