Jules Verne
IL VULCANO D'ORO
Arnoldo Mondadori Editore
Collana Oscar Leggere i Classici
Prima edizione maggio1997
Traduzione di Pierluigi Pellini
brossurato - 320 pagine - lire 11.000
Potrebbe sembrare strano che un romanzo così avventuroso e intrigante sia uno fra i meno conosciuti di Jules Verne (1828-1905). Una spiegazione, in realtà, c’è: “Il vulcano d'oro” è un racconto rimasto incompiuto, iniziato nel 1899 ma pubblicato postumo nel 1906, un anno dopo la morte dell’autore, in una versione pesantemente rimaneggiata dal figlio Michel. Soltanto nel 1989 è stata data alle stampe una versione filologica fedele al manoscritto originale, chiaramente ancora lontano dalla versione definitiva che Verne avrebbe voluto licenziare, senza revisione, e con alcune parti lasciate in bianco: le note finali di Olivier Dumas dell’edizione negli Oscar Mondadori provvedono a fare chiarezza in proposito. L’ambientazione è quella delle rive del fiume Klondike durante gli anni della Febbre dell’Oro. Come al solito, lo scrittore francese approfitta della trama avventura per far sfoggio di grande documentazione. Vengono fornite al lettore descrizioni puntali e didascaliche delle difficoltà del viaggio nel Grande Nord, della durezza della vita dei minatori, della bellezza straordinaria del selvaggio paesaggio. I protagonisti sono due cugini, Ben Raddle e Summy Skim, che ricevono un'inaspettata eredità: un lotto aurifero in una remota regione del Canada nord-occidentale, ai confini del Circolo Polare Artico. Ben è un ingegnere dotato di spirito avventuroso e trascina il riluttante Summy in un lunghissimo viaggio che inizialmente ha solo lo scopo di vendere il lotto ereditato, salvo poi il convincersi da parte dei due della convenienza di sfruttarlo. Infine, la spedizione diventa la ricerca del mitico Golden Mount, appunto il Vulcano d'Oro. L'incontro dei cugini con due donne (una, Jane, coraggiosa e determinata a diventare una cercatrice d'oro; l'altra, Edith, timida e introversa) rende più intrigante il susseguirsi di avventure. Leggiamo in quarta di copertina: “Alla trama avventurosa si intreccia una descrizione vivace della vita piena di stenti e delle passioni distruttrici dei cercatori d'oro; ma il tema principale, e tipicamente verniano, del libro è probabilmente la lotta dell'uomo, dell'esploratore, dell'ingegnere, contro le forze tremende di una natura avversa: la febbre dell'oro deve fare i conti con bufere di neve, alluvioni, eruzioni vulcaniche". Il romanzo di Verne ha sicuramente ispirato Claudio Nizzi nella sceneggiatura di una emozionante storia di Tex, “Il risveglio del vulcano”, del 1995.
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