mercoledì 22 ottobre 2025

LE COPERTINE PERDUTE DI ZAGOR




Alessandro Piccinelli
LE COPERTINE PERDUTE DI ZAGOR
Sergio Bonelli Editore
2025, brossura
100 pagine, 29.90
Tiratura limitata (999 copie)

Alessandro Piccinelli è un copertinista di straordinario talento ormai entrato nel cuore dei lettori e  sono felicissimo di averlo proposto come prosecutore dell’opera di Gallieno Ferri riguardo le cover. Partiamo dal presupposto che Ferri è stato autore di copertine memorabili, che hanno scandito e segnato per oltre cinquant’anni la vita di generazioni di lettori. Qualunque sostituto avessimo scelto non avrebbe potuto essere all’altezza del maestro, agli occhi di lettori che da sempre identificano Zagor con la versione grafica data dal grande e inarrivabile ligure. Nel 2016, con la scomparsa di Gallieno, è stato necessario però sodstituirlo. Tra i disegnatori dello staff zagoriano c’erano sicuramente dei validi papabili, da Marco Torricelli (quello attivo da più tempo) a Joevito Nuccio, da Michele Rubini a Marco Verni, da Raffaele Della Monica agli Esposito Bros (e qui mi fermo per non citarli tutti). Qualunque nome fosse stato scelto avrebbe avuto dei tifosi pro e dei tifosi contro (e si sa che in genere è più facile criticare che trovarsi d’accordo). Il nodo principale da sciogliere era: vogliamo un copertinista che “assomigli” a Ferri, o qualcuno che faccia proposte di tipo diverso? Si ripeteva il dilemma del sostituto di Galep alle copertine di Tex: in quel caso fu scelto un giovane, Claudio Villa, che sicuramente rappresentava una svolta innovativa. Però il pubblico texiano è molto più abituato di quello zagoriano ad accettare interpretazioni diverse del personaggio da parte di disegnatori dagli stili più disparati. Quando si trattò di riunirci in redazione (io, il direttore, l’editore, il caporedattore) per stabilire il sostituto di Ferri, espressi tutte queste considerazioni e proposi la mia soluzione. I miei argomenti furono questi: primo, scegliere un outsider e non un disegnatore dello staff, in modo da non creare dissapori e rivalità; secondo, optare per qualcuno in grado di offrire una versione di Zagor più moderna ma non troppo moderna, che sapesse rinfrescare e innovare ma nel rispetto della tradizione; terzo, selezionare comunque un autore che per indole, carattere, passione conoscesse bene Zagor e la bonellità e il fandom bonelliano; quarto, affidarci a qualcuno con un forte senso della copertina, in grado di indovinare pose e situazioni da raffigurare. Ciò detto, mostrai tutta una serie di illustrazioni zagoriane realizzate da Piccinelli negli anni precedenti, per commission, quali regali agli amici, per portfolio, per pubblicazioni amatoriali. I partecipanti alla riunione non ebbero il minimo dubbio, nessuno avanzò controproposte, Alessandro Piccinelli venne immediatamente scelto. Dal 2016 a tutto il 2025 ho seguito, come curatore dello Spirito con la Scure, l’elaborazione di tutte le (tante) copertine richieste ogni anno dalle (tante) testate legate al Re di Darkwood, parlando con lui dell’argomento dei singoli albi, inviandogli le storie in visione, a volte suggerendo qualche soluzione o qualche aggiustamento di tiro, ma sempre trovandomi poi di fronte a tre, quattro ma anche cinque bozzetti: le proposte di Alessandro. Bozzetti peraltro molto definiti, come si può vedere sfogliando il volume “Le copertine perdute di Zagor”, talora tutti così belli da mettere in difficoltà me e Michele Masiero (il direttore editoriale, a cui spetta l’ultima parola) nell’operare una scelta. Dieci anni dopo l’esordio come cover man, ecco raccolti in volumi un centinaio di bozzetti a malincuore scartati, che volevamo non tenere soltanto per noi ma far ammirare a tutti (parlo al plurale, ma in questa iniziativa ho solo il merito della proposta, poi il curatore del libro è Luca Crovi e c’è anche lo zampino di Luca Del Savio). Precede l’antologia una interessante intervista a Piccinelli che dimostra tutta la passione per Zagor e per il suo lavoro, e che mi ha commosso nella risposta alla domanda: “Come ti sei sentito quando Moreno Burattini ti ha dato la notizia che eri stato scelto come nuovo copertinista di Zagor?”. Ricordo la sua emozione, ma anche la mia. 



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