Giorgio Alloisio
Simone Balzano
Aurora Marchetti
CHIAMATEMI EMANUELE
Astromica
brossurato, 2019
100 pagine, 18 euro
"Astromica è una casa editrice di nuova generazione che, grazie alle possibilità offerte dalla tecnologia, propone una nuova concezione di fumetto. Sono più di settanta la serie inedite che vengono pubblicate nei nostri portali telematici. Ora è nata anche l'edizione cartacea", spiega una nota in apertura di libro. E noi proprio della versione a stampa di una di questa ci stiamo occupando. "Chiamatemi Emanuele" è dunque uscita prima in rete, poi i sei capitoli iniziali sono stati raccolti in questo primo volume distribuito in alcune fumetterie e on line. Immagino ce ne saranno altri, perché la storia non si conclude. Di che storia si tratta? Giorgio Alloisio, uno degli sceneggiatori, ne racconta così la nascita: "Quando Simone Balzano mi ha proposto di raccontare la storia di una giovane transessuale, ho pensato: questo è pazzo. Non perché l'argomento non mi interessasse, ma perché - non essendo transgender - non ho mai vissuto questa esperienza e il rischio di sbagliare era altissimo. Poi ho capito che, in fondo, si parlava di una cosa che avevo vissuto: essere un adolescente e sentirmi un estraneo nel mio stesso corpo". Non si tratta della stessa storia affrontata da Fumettibrutti (Yole Signorelli) in "P. La mia adolescenza trans", ma certamente "Chiamatemi Emanuele" si inserisce nello stesso filone. Questa volta non si tratta di un passaggio da una identità maschile a una femminile, ma al contrario. L'adolescente Anna vuole diventare Emanuele. Balzano e Alloisio sembrano conoscere l'argomento, o almeno citato articoli di legge e raccontano un percorso credibile (dal punto di vista medico, farmacologico e psicologico) lungo il quale una ragazza possa effettivamente diventare un ragazzo. A complicare la vicenda ci sono non solo i problematici rapporti con i genitori (la madre accetta, il padre no - anzi, diventa attivista di una organizzazione politica fortemente ostile ai diritti LBGT), ma anche quelli con la fede (lo stesso protagonista, con tutta la famiglia, è credente e fa parte di una comunità parrocchiale che li ripudia). Ci sono poi i rapporti con gli altri ragazzi, di ambedue i sessi. I disegni di Aurora Marchetti, fortemente debitori verso le suggestioni manga, sembrano indirizzare il prodotto verso un target adolescenziale, coetaneo di Anna/Emanuele. L'argomento è trattato con misura e delicatezza, senza comunque sconti al dramma che, comunque lo si voglia vedere, vive chiunque attraversi un percorso di cambiamento di sesso.
Simone Balzano
Aurora Marchetti
CHIAMATEMI EMANUELE
Astromica
brossurato, 2019
100 pagine, 18 euro
"Astromica è una casa editrice di nuova generazione che, grazie alle possibilità offerte dalla tecnologia, propone una nuova concezione di fumetto. Sono più di settanta la serie inedite che vengono pubblicate nei nostri portali telematici. Ora è nata anche l'edizione cartacea", spiega una nota in apertura di libro. E noi proprio della versione a stampa di una di questa ci stiamo occupando. "Chiamatemi Emanuele" è dunque uscita prima in rete, poi i sei capitoli iniziali sono stati raccolti in questo primo volume distribuito in alcune fumetterie e on line. Immagino ce ne saranno altri, perché la storia non si conclude. Di che storia si tratta? Giorgio Alloisio, uno degli sceneggiatori, ne racconta così la nascita: "Quando Simone Balzano mi ha proposto di raccontare la storia di una giovane transessuale, ho pensato: questo è pazzo. Non perché l'argomento non mi interessasse, ma perché - non essendo transgender - non ho mai vissuto questa esperienza e il rischio di sbagliare era altissimo. Poi ho capito che, in fondo, si parlava di una cosa che avevo vissuto: essere un adolescente e sentirmi un estraneo nel mio stesso corpo". Non si tratta della stessa storia affrontata da Fumettibrutti (Yole Signorelli) in "P. La mia adolescenza trans", ma certamente "Chiamatemi Emanuele" si inserisce nello stesso filone. Questa volta non si tratta di un passaggio da una identità maschile a una femminile, ma al contrario. L'adolescente Anna vuole diventare Emanuele. Balzano e Alloisio sembrano conoscere l'argomento, o almeno citato articoli di legge e raccontano un percorso credibile (dal punto di vista medico, farmacologico e psicologico) lungo il quale una ragazza possa effettivamente diventare un ragazzo. A complicare la vicenda ci sono non solo i problematici rapporti con i genitori (la madre accetta, il padre no - anzi, diventa attivista di una organizzazione politica fortemente ostile ai diritti LBGT), ma anche quelli con la fede (lo stesso protagonista, con tutta la famiglia, è credente e fa parte di una comunità parrocchiale che li ripudia). Ci sono poi i rapporti con gli altri ragazzi, di ambedue i sessi. I disegni di Aurora Marchetti, fortemente debitori verso le suggestioni manga, sembrano indirizzare il prodotto verso un target adolescenziale, coetaneo di Anna/Emanuele. L'argomento è trattato con misura e delicatezza, senza comunque sconti al dramma che, comunque lo si voglia vedere, vive chiunque attraversi un percorso di cambiamento di sesso.
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