Marco Ciardi
L'UOMO TRA LE NUVOLE
Aras
brossurato, 2021
116 pagine, 11 euro
Marco Ciardi, professore ordinario di Storia della Scienza e delle Tecniche presso l'Università di Firenze, membro del CICAP, si occupa da anni, oltre che del pensiero scientifico attraverso i secoli, anche di miti letterari e di fantarcheologia: tra i suoi libri, saggi sui misteri di Atlantide e degli antichi astronauti, esaminati dal punto di vista della sedimentazione delle leggende e delle credenze. Ma è nota la sua passione per i fumetti, altro argomento a cui ha dedicato numerosi scritti e conferenze (si è interessato, per esempio, all'incontro fra Darwin e Zagor in una storia dello Spirito con la Scure). "L'uomo tra le nuvole" è il suo primo romanzo, che si legge appunto come un avvincente fumetto (potrebbe fungere benissimo lo spunto per una avventura di Martin Mystére) e racconta, in modo agile e leggero, una indagine sulla scomparsa del fisico Ettore Majorana (avvenuta nel 1938, a bordo di una nave partita da Napoli verso Palermo), basandone la soluzione classico disneyana "Topolino e il mistero dell'uomo nuvola" (dovuta a Floyd Gottfredson). Nel racconto confluiscono un po' tutti gli elementi storici e ipotetici del caso Majorana, oggetto di ogni genere di teorie (anche le più fantascientifiche), tra cui quelle di Leonardo Sciascia, che all'analisi del caso dedicò un libro. Sul mio blog "Utili sputi di riflessione" abbiamo già trattato l'argomento recensendo un saggio che sembra risolutivo: http://utilisputidiriflessione.blogspot.com/2016/07/la-seconda-vita-di-majorana.html
Tuttavia, Ciardi aggiunge ipotesi nuove, supportate peraltro da indizi convincenti, che vedono Majorana coinvolto nella prima traduzione italiana di "Topolino e il mistero dell'uomo nuvola", il cui testo differisce in modo inspiegabile dall'originale americano, e vede fare riferimento a teorie sulla forza di gravità da poco studiate da fisici come Heisenberg e Dirac, a cui Gottfredson non faceva cenno. A condurre le indagini, partendo dagli appunti lasciati dal padre morto molti anni prima in un incidente stradale, il giovane giornalista scientifico Giorgio Ventura, che chiede la consulenza non soltanto di uno scienziato ma anche al gestore di una fumetteria. Nell'ombra si muovono però gli agenti di gruppo segreto, interessati a ciò su cui Giorgio sta facendo luce. Ciardi trova il modo di citare Zagor e Diabolik, suggerire come le tavole di molti fumetti dovrebbero essere esposte nei musei, parlare di fantascienza (Urania, Asimov) e di musica (PFM e Pink Floyd), ricostruire le teorie della fisica quantistica e organizzare un colpo di scena clamoroso. Il tutto, ambientato nell'anno della pandemia, con mascherine e lockdown. Ci sarebbe stato materiale per un romanzone di Dan Brown, ma ci si trova di fronte a una storia di poco più di cento pagine, in cui non si indulge in sottotrame e in approfondimenti psicologici e si mira, nelle descrizioni e dei dialoghi, all'essenziale. Per quanto la lettura sia agile, c'è spazio anche per della divulgazione (persino fumettistica). La soluzione al caso Majorana è fantascientifica, ma anche scientifica su base quantistica, e potrebbe persino essere.
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