Pier Luigi Sangalli
DORMY WEST DEVI CROCK E GLI ALTRI
Allagalla
2020, brossurato
210 pagine, 15 euro
"Il western a fumetti di Pier Luigi Sangalli", spiega il sottotitolo. E ancor meglio, l'informatissimo Luca Boschi, nella sua prefazione, spiega l'importanza di Sangalli (Monza, classe 1938) nell'ambito della produzione a fumetti per ragazzi targata Bianconi, editore (scomparso nel 1993) di una sterminata quantità di albi e di personaggi negli anni Cinquanta, Sessanta, Settanta. Sue le serie dedicate a Soldino, Geppo, Nonna Abelarda, realizzate da autori straordinari quali Giovanni Battista Carpi, Giorgio Rebuffi, Luciano Bottaro, Giulio Chierchini, Nicola del Principe, Tiberio Colantuoni, Alessandro Dossi. E, appunto, Pier Luigi Sangalli, a cui, secondo Boschi, soprattutto si deve la sedimentazione di uno "stile Bianconi". Snobbata per lungo (troppo) tempo, la produzione bianconiana è stata di recente oggetto di una riscoperta che ha portato alla pubblicazione di vari volumi antologici dedicati ai vari autori e ai vari personaggi, oltre che a saggi sull'argomento. Questo volume raccoglie dodici storie scelte da Sangalli stesso, dedicate a quattro personaggi che hanno tutti la caratteristica di essere la parodia di classici personaggi dei film western, che negli anni Sessanta erano popolarissimi fra i ragazzini: Dormy West (uno sceriffo pelandrone), Giannina Calamity (un bambina molto arzilla), il Caporale Pignata (una Giubba Rossa, ma dei nostri giorni - visto che si muove in Jeep - anche se ha a che fare con le riserve indiane canadesi) e Devy Crock (parodia di Davy Crocket). Le due storie più belle hanno come protagonista proprio quest'ultimo alle prese con i Magnifici Sette e Mezzo. Le dodici avventure sono leggere, ilari, gradevoli, riposanti. Graficamente eleganti nella loro essenzialità. Sono, ecco il termine, fumettose.
DORMY WEST DEVI CROCK E GLI ALTRI
Allagalla
2020, brossurato
210 pagine, 15 euro
"Il western a fumetti di Pier Luigi Sangalli", spiega il sottotitolo. E ancor meglio, l'informatissimo Luca Boschi, nella sua prefazione, spiega l'importanza di Sangalli (Monza, classe 1938) nell'ambito della produzione a fumetti per ragazzi targata Bianconi, editore (scomparso nel 1993) di una sterminata quantità di albi e di personaggi negli anni Cinquanta, Sessanta, Settanta. Sue le serie dedicate a Soldino, Geppo, Nonna Abelarda, realizzate da autori straordinari quali Giovanni Battista Carpi, Giorgio Rebuffi, Luciano Bottaro, Giulio Chierchini, Nicola del Principe, Tiberio Colantuoni, Alessandro Dossi. E, appunto, Pier Luigi Sangalli, a cui, secondo Boschi, soprattutto si deve la sedimentazione di uno "stile Bianconi". Snobbata per lungo (troppo) tempo, la produzione bianconiana è stata di recente oggetto di una riscoperta che ha portato alla pubblicazione di vari volumi antologici dedicati ai vari autori e ai vari personaggi, oltre che a saggi sull'argomento. Questo volume raccoglie dodici storie scelte da Sangalli stesso, dedicate a quattro personaggi che hanno tutti la caratteristica di essere la parodia di classici personaggi dei film western, che negli anni Sessanta erano popolarissimi fra i ragazzini: Dormy West (uno sceriffo pelandrone), Giannina Calamity (un bambina molto arzilla), il Caporale Pignata (una Giubba Rossa, ma dei nostri giorni - visto che si muove in Jeep - anche se ha a che fare con le riserve indiane canadesi) e Devy Crock (parodia di Davy Crocket). Le due storie più belle hanno come protagonista proprio quest'ultimo alle prese con i Magnifici Sette e Mezzo. Le dodici avventure sono leggere, ilari, gradevoli, riposanti. Graficamente eleganti nella loro essenzialità. Sono, ecco il termine, fumettose.
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