Francis Bergese
Le avventure di Buck Danny
ZONA PROIBITA
fumetto - Alessandro Editore
Prima edizione 1998
cartonato - 50 pagine
Le avventure di Buck Danny
ZONA PROIBITA
fumetto - Alessandro Editore
Prima edizione 1998
cartonato - 50 pagine
La cosa più interessante di questo albo è la quarta di copertina. Lì, finalmente, comprare la cronologia francese di Buck Danny confrontata con quella italiana e si può avere il quadro della situazione nel 1998. Che era la seguente: in Francia, Buck Danny ha avuto quattro team creativi, pubblicati in Italia da due diversi editori, la Cenisio e Alessandro. I team, fino alla collana di Alessandro Editore, erano stati: Hubinon & Charlier per i primi quaranta albi (la serie è stata creata da loro due con Georges Troisfontaines), Bergese & Charlier dal 41 al 44, Bergese & De Douhet per il 45 e il solo Bergese per il 46 e il 47. “Zone Interdite” è appunto il quarantasettesimo. Attualmente i volumi sono arrivati a quota cinquantasette (e gli autori nel frattempo sono ancora cambiati). Jean-Michel Charlier, già creatore con Giraud di Blueberry, è stato il più prolifico sceneggiatore della collana, fin dalla prima avventura “Les Japs attaquent”, del 1948, pubblicata su “Spirou”. Dopo la sua scomparsa, il disegnatore Bergese, subentrato già nel 1979 dopo la precedente morte di Victor Hubinon, si scrive i testi da solo. In Italia, la Cenisio ha pubblicato i primi quaranta albi, quelli appunto di Hubinon, in ordine sparso e lasciandone ben dieci inediti. Alessandro Pastore ha rilevato i diritti del personaggio dalla gestione grafica di Bergese. In tempi più recenti la Panini ha dato alle stampe i volumi cartonati della collana "Buck Danny L'integrale", poi passati all'Editoriale Cosmo.
Buck Danny è un pilota di caccia dell’aviazione statunitense, eroe di guerra del Pacifico (le prime storie, con i giapponesi, le Tigri Volanti e le Midway son appunto “d’epoca”). A rigor di logica oggi dovrebbe essere in pensione, ma invece è sempre giovane e pimpante e continua a guidare i più sofisticati aerei in dotazione alle portaerei americane, peraltro in compagnia di un altro ben conservato personaggio, Sonny Tuckson, un piccoletto dai capelli rossi e dalla battuta facile, chiaramente ispirato a Mickey Rooney. La storia di “Zone Interdite” vede i nostri piloti inviati in missione uno stato centroamericano chiamato Managua, il cui governo è ritenuto amico degli USA. Le autorità, in cambio di aiuti economici e militari, si sono impegnati a combattere il traffico di droga che parte appunto dalle foreste del paese; però la droga managuense aumenta e sembra che esista un aeroporto ben attrezzato, con tanto di Mig pronti al decollo, al servizio dei trafficanti. Il governo nega che l’installazione faccia parte dei presidi dei loro militari, si tratta di controllare se stia mentendo o se i baroni della droga hanno un aeroporto privato; però non si possono mettere a rischio i rapporti fra i due Paesi. Per cui, approfittando di un corso di istruzione che Buck e Sonny sono chiamati a fornire ai piloti locali, i nostri dovranno trovare il modo di sorvolare la zona dell’aeroporto. La zona però è proibita al volo perché, spiegano i managuensi, è in mano alla guerriglia. Buck Danny sorvola l’aeroporto con un piccolo aereo da turismo, e scopre che una organizzazione di trafficanti sta cercando di controllare i governi di tutti i piccoli stati dove si produce la droga e ha infiltrati ai vertici di parecchi Paesi, tra cui il Managua. L’avventura si interrompe e rimanda a un seguito, intitolato “Tuoni sulla Cordigliera”. I disegni di Bergese sono chiari, puliti, in linea perfetta con la tradizione, le scene in cui si vedono gli aerei sono le più curate. Certo, negli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta i ragazzini dovevano galvanizzarsi vedendo le scene con i velivoli militari in azione, oggi che i simulatori di volo sono in ogni computer il fascino è minore. Un po’ troppo tradizionali (senza violenza, senza sangue, senza sesso, senza pathos) le tavole scandite sulla rigida gabbia delle quattro strisce alla francese.
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