martedì 13 aprile 2021

IL WEST DI GIGITEX

 

Alberto Simioni
IL WEST DI GIGITEX 1982-1988
Festina Lente Edizioni
2017, brossurato
252 pagine, 16.99 euro
 
A me, Gigitex piaceva moltissimo. Ne leggevo le avventure sulla rivista per ragazzi dei padri Comboniani, "Il Piccolo Missionario" che, al pari del "Giornalino", trovavo in parrocchia. Là sopra c'erano anche altri fumetti, tra cui il ragazzino africano "Nerofumo" (un altro personaggio che mi divertiva), di Perogatt, alias Carlo Peroni. Ma Gigitex era il mio preferito, forse perché meno confessionale, non legato alle tematiche missionarie della testata. Gigitex era, più che una parodia di Tex, una di Clint Eastwod (il poncho, il sigaro), e proponeva un western umoristico, per ragazzi, brillante e garbato, disegnato in modo professionale da un autore, Alberto Simioni, che, in realtà, faceva un altro mestiere: il professore di inglese nelle scuole medie nel vicentino (era nativo di Bassano del Grappa). Ricordo che a volte si infilava nelle storie e ce n'era una in cui lo si vedeva disegnare nel tinello di casa sua mentre la famiglia esigeva la tavola, che già stavano apparecchiando per la cena (c'era la tovaglia tirata fin dove lui finiva di spennellare). Era uno che, a dire il vero, avrebbe potuto fare l'autore di fumetti a tempo pieno, come autore completo, tanto era bravo. Appena diciassettenne, nel 1968 (era del 1951), aveva cominciato a disegnare vignette per un giornaletto locale. Poi, nel 1969, ecco Gigitex pubblicato dal "Piccolo Missionario" diretto da don Lorenzo Gaiga. Le avventure del simpatico pistolero proseguirono fino al 1990, anno della prematura scomparsa dell'autore. I disegni di Simioni sono debitori verso Peroni, Cavazzano e Jacovitti, ma il risultato non è rattoppato, anzi, il mix dimostra una propria cifra stilistica. Si respira l'ara di Cocco Bill e di Lucky Luke, ma senza alcuna sensazione di scopiazzatura: il risultato è godibile e originale. Il talento c'era. Pochi mesi dopo la morte dell'autore, Gigitex approdò, con alcuni episodi, sul "Giornalino", ottenendo la diffusione che meritava. Peccato che Alberto non abbia potuto vedersi pubblicato là sopra e, magari, riuscire a dedicarsi a tempo pieno ai fumetti, come certamente avrebbe desiderato, avendone peraltro i numeri. Festina Lente Edizioni ripropone tutte le storie in Gigitex in tre volumi, procedendo il senso inverso (si comincia con le ultime), di cui questo è il primo (1982-1988). Una esaustiva postfazione di Giuseppe Pollicelli inquadra l'autore e il personaggio nel giusto contesto. Da segnalare, la presenza di un archeologo chiamato Martin Enigma, divertente parodia di Martin Mystère (con tanto di assistente pitecantropo).  Se non conoscete Gigitex, sappiate che dovreste. Se lo conoscete, che ve lo dico a fare?

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