Leonardo Gori
L’ANGELO DEL FANGO
Rizzoli
2005, cartonato
360 pagine - Є 16,50
Di Leonardo Gori e del suo Bruno Arcieri ci siano già occupati a proposito di "Nero di maggio", il primo romanzo della serie (2000), e de "La lunga notte", del 2021. Le caratteristiche del personaggio le dianmo dunqe già date per illustrate qui:
http://utilisputidiriflessione.blogspot.com/2021/12/nero-di-maggio.html
https://utilisputidiriflessione.blogspot.com/2021/12/la-lunga-notte.html
Basterà ricordare come uno degli elementi vincenti della saga sia la documentazione necessaria a calare Arcieri in contesti storici perfettamente ricostruiti e decisamente epocali. Nei due romanzi appena citati le vicende si svolgono, rispettivamente, durante la visita di Hitler e Mussolini a Firenze nella primavera del 1938 e a Roma nella notte precedente l'armistizio dell'8 settembre 1943.
Con "L'angelo del fango" torniamo a Firenze, nel novembre del 1966, durante la catastrofica alluvione del 1966. Naturalmente qui Arcieri è anziano, e molto segnato dagli eventi della sua vita, e lo scopriamo diventato colonnello del SID. Si resta coinvolti nei suoi drammi persinali, tra cui l'irrisolto rapporto con Elena, la donna che ha segnato la sua vita, lo seguiamo condurre una complicata indagine nonostante i giorni drammatici vissuti dal capoluogo toscano, ma (come negli altri romanzi) il pathos del libro è dato della ricostruzione della città alluvionata. Al lettore sembra di esserci, accanto ad Arcieri. Peccato non vedere il crescere dell’Arno e il momento della rottura degli argini, dato che il racconto parte dal giorno successivo, il 5 novembre 1966, ma ugualmente le descrizioni della Firenze allagata (su tutte, l’ossessivo odore di nafta che mozzava il respiro) sono molto coinvolgenti, e minuziosamente documentate.
Riusciti anche alcuni personaggi,
come il cecchino Casini detto “Il migliore”, e buona la ricostruzione del clima
politico e degli odi ancora strascicati dopo la fine della Guerra. Ritroviamo anche il gioco di spie, informatori, informative,
rapporti riservati, ricatti che sembrano essere la passione dell’autore (che ne
aveva riempito anche “I Delitti del Mondo Nuovo”, ambientato nella Firenze di
fine Settecento). Non c'è quindi solo un giallo (con il rinvenimento nel fango di un cadavere che non è imputabile all'alluvione) ma un complotto ordito da ex fascisti, doppiogiochisti e agenti segreti infedeli, con colpi di scena e
rivelazioni. Qualche accenno alla trama: documenti riservati relatibi a una vicenda avvenuta nei giorni in cui la Guerra
stava finendo sono finiti nelle mani di Anna Gianfalco. Si tratta di carte appartenute al Duce, che le permettono di ricattare personaggi
che hanno fatto carriera nonostante il loro passato repubblichino. Anna ha
nascosto i documenti fra i milioni di documenti della Biblioteca Nazionale,
dove lavora. Ma l’alluvione distrugge la biblioteca e toglie ad Anna
l’assicurazione sulla vita grazie alla quale aveva vissuto da benestante. C'è un altro romanzo giallo che si svolge nei giorni dell'alluvione, ed è "Morte a Firenze" di Marco Vichi, datato 2009, con protagonista il commissario Bordelli (titolare di una serie a lui dedicata). Ebbene, i due investigatori, Arcieri e Bordelli, si scambiano le visite ed entrano, per brevi scene, nei rispettivi romanzi. Non solo: "L'angelo del fango" ha vinto il prestigioso Premio Scerbanenco nel 2005, "Morte a Firenze" quattro anni dopo.
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