giovedì 26 novembre 2020

ALAN FORD INDEX ILLUSTRATO

 
 

 
Moreno Burattini
Francesco Manetti
ALAN FORD INDEX ILLUSTRATO 1-300
Paolo Ferriani Editore
brossurato - 1998
178 pagine -  lire 32.000


Questa volta recensisco un mio libro, di cui vado orgoglioso, scritto con Francesco Manetti e straordinariamente arricchito dalla grafica di Paolo Ferriani, editore del volume. Purtroppo non si tratta di un testo recente, ma del 1998, mai più ristampato né aggiornato (bisognerebbe farlo) e praticamente introvabile. Tuttavia, resti la testimonianza della sua esistenza.
Il volume è stato presentato al pubblico sabato 16 maggio 1998,  alle ore 10, nell’ambito di Expocartoon presso la Fiera di Roma, presenti i due autori e l’editore. L’opera propone la schedatura tecnica e critica del più noto fra i personaggi creati dallo sceneggiatore Max Bunker (nome d’arte del milanese Luciano Secchi), appunto Alan Ford, testata storica del fumetto italiano, che ha festeggiato nel 2019 il traguardo dei cinquanta anni. Ogni singolo albo, speciale e supplemento della collana è stato brevemente analizzato e sviscerato dai due autori, mettendone in luce le note salienti e gli agganci con la realtà storica, sociale e culturale degli ultimi trent’anni di storia, nazionale e internazionale. Il titolo indica il limite dei primi trecento numeri, mentre in verità gli albi recensiti sono 330 (più gli extra). In appendice, un dizionario dei personaggi notevoli con tutte le loro apparizioni.
Qui di seguito prefazione (firmata a quattro mani, dal sottoscritto e da Manetti), che riporto quasi integralmente:  «Ogni tanto capita, a noi veterani bunkeriani, di sghignazzare come matti (e chi ci osserva per matti ci prende di sicuro) per ore e ore ricordandoci e raccontandoci a vicenda immortali sequenze delle avventure del Gruppo TNT, nelle quali gli scalcinati agenti (poco) segreti al servizio di Sua Eccellenza inciampano in ospedali talmente alieni al concetto di salute pubblica che i degenti accoglierebbero la malasanità come un lusso insperato, in bettole orrende e lerce con osti degenerati che mescono vini fatti con chiodi arrugginiti e in alberghi diroccati dove i camerieri sono meno servizievoli dei topi. Il semplice evocare dalla memoria tali scene ha il potere di cancellare per lunghi, spassosi e liberatori momenti le turpitudini della vita reale, fatta di grancasse suonate in onore del regime, di burocrazia, di fisco, di arroganza e di tribunali. Qui sta la magia di Alan Ford. La magia di creare dal nulla - da un sapiente impasto di idee, di arte, di carta e di inchiostro - un universo alternativo, un continuum parallelo e differente dal nostro, uno specchio distorto della nostra Terra, dove l'unica legge severamente applicata e rigorosamente osservata dai suoi abitanti è quella dell'Infinita Disgrazia. Nel cosmo alanfordiano la gente soffre molto più di noi, si arrovella inutilmente per sbarcare il lunario, combatte un guerra totale e impari contro un Fortuna cieca e una Sfiga che ci vede benissimo, contro un Fato avverso sempre vincente; e questo patire altrui esorcizza il nostro patimento e ci fa stare sadicamente bene. E' qualcosa che va ben oltre il "mal comune mezzo gaudio". E' magia, o macumba, non c'è dubbio. E un incantesimo indissolubile addirittura impedisce al lettore di collezionare seriamente Alan Ford, se per collezionismo serio intendiamo soprattutto il sacro rispetto per l'oggetto cartaceo. Paradosso? No, è davvero impossibile collezionare Alan Ford! Le nostre raccolte, complete e tutte con pezzi originali, fanno senso a vederle. I contenuti degli albi sono talmente magnetici ed esilaranti che le copertine e le pagine si logorano e si sbriciolano a causa delle continue riletture. Alan Ford non è nato per essere letto una sola volta e poi messo lì. Alan Ford strega il lettore con un filtro d'amore e lo costringe a farsi perennemente sfogliare. Ecco allora la necessità di una doppia raccolta: una serie da leggere (magari una ristampa) e una da conservare. Se questa non è magia… I nomi dei saggi uomini medicina che esercitano questa potentissima stregoneria, guidati dal capo sciamano Max Bunker (Magnus, Paolo Piffarerio, Dario Perucca, Warco e così via), sono noti e importanti, certo, ma il mondo che hanno plasmato, con aggiunte continue e sostanziali variazioni di rotta, a partire dal "caldo" 1969 va ormai avanti con le sue gambe, continuamente autorigenerandosi, e non ha quasi più bisogno dei suoi autori. Il mondo di Alan Ford sembra quasi che si scriva e si disegni da solo. E il merito è sicuramente della magia, e forse di un elisir di lunga vita. Come si spiega una risata lunga trent'anni?
Non si spiega. E' magia».

Nessun commento:

Posta un commento