mercoledì 25 novembre 2020

L'ULTIMA GENERAZIONE

 

 
Zeno Cavalla
L'ULTIMA GENERAZIONE
Clown Bianco
brossurato, 2008
190 pagine, 16.50 euro


Ai miei tempi l'Erasmus non c'era, e temo di essermi perso qualcosa. Il ritratto della generazione degli erasmini consegnatoci in questo libro Zeno Cavalla (di cui non ci viene detta l'età, ma che dalla foto in terza di copertina sembra di quella generazione anche lui) è assolutamente entusiasmante, se sarebbe piaciuto anche a voi, ai tempi dell'università, ammesso che non lo abbiate fatto, darsi alla pazza gioia lontano da casa. Il che non esclude che si riportino a casa anche dei risultati scolastici, ma non è degli esami che "L'ultima generazione" ci parla. Con una felicità di scrittura che accalappia, Cavalla racconta, nei panni  di un blogger che si fa chiamare Tropposexyperlavorare Z (migliaia di visite per seguire le sue gesta), di feste, party, sbronze, sesso, ragazze, amici, viaggi: "è il ricordo di un tempo in cui, bere, ballare e scopare come un coniglio mi bastava per essere felice", scrive. Il che, tuttavia, è un rimpianto eterno: il vagheggiamento degli anni in cui la vita era leggera. Tutti li abbiamo avuti, e ne abbiamo nostalgia. Peraltro, ballare, bere e scopare riesce a parecchi anche senza andare all'estero, però, ecco, l'Erasmus di Cavalla (che dipinge a tinte forti e provocatorie) è una sorta di Paese dei Balocchi.
Vanesio, sbruffone, convinto di essere una sorta di pornodivo irresistibile per le ragazze e pronto a passare da una all'altra come per farne collezione (aiutato in questo, pare di capire, dalla estrema facilità delle erasmine, specialmente le spagnole), a Z si perdona però tutto perché è ironico e colto (e usa la cultura come arma di seduzione, oltre che per sentirsi superiore) e perché davvero gliene succedono di tutti i colori. Il capitolo dedicato a un soggiorno a Londra a fare da dogsitter nelle settimane di assenza di una coppia partita per un viaggio, con la morta del cane e il furto del cadavere del medesimo messo in una valigia, è esilarante. Peccato che "L'ultima generazione" sia un romanzo aneddotico, e non strutturato con una trama che si dipana.

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