lunedì 23 novembre 2020

CAMERA CHIUSA n° 13

 
Rufus King
CAMERA CHIUSA n° 13
I Classici del Giallo Mondadori
brossura, 1979
210 pagine, 1000 lire


Mai sottovalutare i buoni, vecchi Classici del Giallo Mondadori. Questo romanzo di Rufus King (1893-1966), del 1946 è una autentica chicca, non a caso scelta da Fritz Lang per girare, nel 1947, il film "Dietro la porta chiusa". La caratteristica principale di "Camera chiusa" n°13 è che manca del tutto di scene di violenza, e persino di cadaveri. Non c'è neppure un caso su cui indagare. La protagonista, Lily Constable, ha sposato il vedovo Earl Rumney, ma il sospetto che la prima moglie Eleanor possa essere stata da lui assassinata per impossessarsi dei suoi beni non viene tirato in ballo se non molto avanti nella narrazione. Tuttavia anche Lily è ricca e del suo denaro Earl sembra aver bisogno per sostenere il giornale di cui è proprietario. Possibile che mister Rumney sia una sorta di Barbablu che uccide le proprie mogli? Lily è forse in pericolo? Il sospetto si fa sempre più concreto allorché la nuova consorte si decide ad aprire una misteriosa stanza chiusa, a cui il marito le ha vietato l'ingresso. Ci sono del resto molte altre stranezze nel maniero dei Romney, abitato da altri membri della famiglia (il figlio, la sorella, il cognato, una strana segretaria, un bizzarro musicista). E stranissima è la passione per i delitti più cruenti della cronaca nera che anima Earl, al punto da spingerlo a ricostruirne gli ambienti in una insolita collezione di "stanze del delitto". Ma, ripeto, nessuno muore fino alle pagine finali. Solo che non va come ci si aspetta... la tensione è palpabile pagina dopo pagina.


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