venerdì 27 novembre 2020

ULTIMA GENESI

 


 

Octavia Butler

ULTIMA GENESI
Urania Mondadori
brossurato - 1987
192 pagine, 3500 lire


Octavia Butler, oltre a essere stata una scrittrice di fantascienza donna, era anche una scrittrice di fantascienza di colore (scrivo "era" perché è morta nel 2006, a soli 60 anni). Forse per questo c'è, in "Ultima genesi", una scrittura molto "femminile" e una trama decisamente insolita, oggi diremmo "inclusiva", Già, perché gli alieni con cui entra in contratto Lilith Yyapo, giovane donna terrestre sopravvissuta a una catastrofe (autodistruttiva) che ha quasi portato all'estinzione il genere umano, non intendono invadere la Terra, ma ripopolarla fondendo la nostra specie con la loro. Duecento anni dopo la fine del mondo, Lilith si risveglia a bordo di una astronave extraterrestre assolutamente insolita (essa stessa una forma di vita), dove gli Oankali (così chi chiamano gli alieni) l'addestrano per trasformarla in una sorta di portavoce presso gli umani superstiti che giacciono in animazione sospesa, dopo essere stati salvati (come era accaduto a lei). La donna è chiamata a scegliere chi risvegliare, mettendo insieme una cinquantina di individui, farne un gruppo coeso e tornare alla loro guida sulla Terra, dove l'umanità dovrà ricominciare da capo. Ma non è facile convincere gli zucconi terrestri a crederle, a formare una squadra, a non cercare di fuggire ognuno per proprio conto, a non uccidersi a vicenda, soprattutto dopo la rivelazione che in alcuni di loro sono state indotte mutazioni genetiche con lo scopo di permettere l'accoppiamento fra terrestri e alieni, perché si crei una nuova specie ibridata. Affascinanti le pagine, appunto, in cui si descrivono le unioni, fisiche e mentali, tra i sessuati (noi) e gli asessuati (loro).


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