mercoledì 25 novembre 2020

LA SPECIALITA' DELLA CASA

 
 
 

Stanley Ellin
LA SPECIALITA' DELLA CASA
Oscar Mondadori
brossurato, 1973
354 pagine, 750 lire


Nel novembre del 1946, Stanley Ellin, trentenne aspirante scrittore ma ancora del tutto sconosciuto, inviò un proprio manoscritto alla redazione dell' "Ellery Queen's Mistery Magazine". Si trattava di un racconto intitolato "The kitchesn at Robinson's". Frederick Dannay e Manfred B. Lee, ovvero i due autori che si nascondevano sotto lo pseudonimo di Elley Queen, ne rimasero entusiasti e folgorati, anche se poi lo pubblicarono soltanto nel 1948, con il titolo di "The Specialty of the House", "La specialità della casa". Nella loro prefazione, i due curatori della rivista spiegano come il racconto ottenne uno straordinario successo e la redazione venne subissata di richieste perché venissero pubblicati altri scritti del giovane autore. Cosa che puntualmente avvenne, tanto che Ellin, che all'epoca viveva grazie al sussidio di disoccupazione e allo stipendio della moglie Jeanne ("una compagna assolutamente deliziosa"), riuscì a dedicarsi da lì in poi totalmente alla scrittura, fino al 1986, anno della sua morte. Anche se Ellin ha all'attivo una quindicina di romanzi, la sua fama deriva soprattutto dalle antologie dei suoi racconti, come questa proposta dagli Oscar Mondadori che raccoglie titoli contenuti originariamente in due sillogi americane. Perfezionista dei meccanismi logici e narrativi e della parola, lo scrittore newyorkese (nacque, visse e morì a Brooklyn, per la precisione) viene descritto come metodico e lentissimo nel cesellare le due pagine. I venti racconti raccolti ne "La specialità della casa e altre storie del mistero" sono quasi tutti sorprendenti e inquietanti e ricordano, per tipologia, gli episodi della serie TV "Alfred Hitchcock Presents", alcuni dei quali furono realmente tratti dalle storie di Ellin. Presentando scenari americani, ambienti anni Cinquanta e Sessanta, e situazioni in cui la normalità quotidiana e domestica viene stravolta dall'imprevisto o dal cambio di prospettiva, i racconti non propongono veri e propri gialli, ma paradossi, casi del destino, rovesci della sorte che creano tensione e inquietudine, finali a sorpresa. C'è anche un paragone possibile con i racconti neri di Roald Dahl. Una lettura stuzzicante.

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