giovedì 5 novembre 2020

ELLERY QUEEN NON SBAGLIA

 

 
Ellery Queen
ELLERY QUEEN NON SBAGLIA
A cura di Marco Polillo
Mondadori
cartonato, 510 pagine
1980, 9500 lire


Ellery Queen figura come autore dei gialli che hanno Ellery Queen come protagonista, ma dove Ellery Queen non racconta in prima persona ma viene raccontato in terza. Ellery Queen personaggio non esiste, essendo d'invenzione, ma neppure Ellery Queen scrittore esiste, essendo lo pseudonimo utilizzato da due cugini, i newyorkesi Frederick Dannay (1905-1982) e Manfred Bennington Lee (1905-1971), nell'arco di tempo che va dal 1929 al 1972. La coppia ha firmato circa quaranta romanzi e svariati racconti, da "La poltrona n° 30",  a "La prova del nove", postumo a Lee - morto alcuni mesi prima. Dopo la scomparsa del cugino, Dannay non volle più proseguire con la serie.
Ellery è uno scrittore di gialli, come Jessica Fletcher, e come lei investigatore dilettante (chiaramente è la Fletcher a venire dopo). Suo padre, Richard Queen, è un ispettore della Squadra Omicidi della polizia di New York. In alcuni casi Ellery indaga da solo, in altri affianca il padre.
Il personaggio divenne così famoso da consentire la nascita di una rivista, l' "Ellery Queen's Mystery Magazine", destinata a fare scuola e a lanciare decine di giovani giallista.
"La poltrona n° 30", il primo romanzo della serie, è quello d'apertura in questa antologia, che ne contiene anche un altro, "Il paese del maleficio", più quattro racconti di lunghezza variabile. Davvero una lettura accattivante, perché Dannay e Lee scrivono in maniera chiara, persuasiva, efficace, gradevole. Il loro è stato definito "il romanzo-enigma", in cui l'autore mette davanti al lettore tutti gli indizi e gli chiede di risolvere il caso, se ne è capace. Di solito, i sospetti sono un numero ristretto di persone, tra cui scegliere.    Se il meccanismo sembra facile da gestire, Ellery Queen in realtà propone soluzioni non banali, convincenti, logiche. Tra le storie del volume curato da Marco Polillo, a me è piaciuta molto la seconda, "Il paese del maleficio", del 1942, con Ellery che quasi si innamora e ha un caso di avvelenamento da risolvere.

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